CAMMINARE INSIEME

Notiziario n. 1 MARZO 2016

E’ parte integrante del presente numero: la Convocazione assembleare, la Relazione Morale 2015 e lo schema di sintesi del Bilancio consuntivo 2015 così come prevedono le norme statutarie e regolamentari della nostra Associazione.

Direttore responsabile: Mario Censabella

 

SOM-MARIO

ABBAIARE ALLA LUNA

1) CRONACA DI CASA NOSTRA 

a. Erica Monteneri racconta

b. Riscopriamo la bellezza del dialogo

2) ADEMPIMENTI FISCALI MODELLI 730/740 - UNICO

3) CINQUE PER MILLE – UN GESTO DI SOLIDARIETÀ

4) PENNA E CALAMARIO

5) QUOTA SOCIALE 2016

6) CASA VACANZE - CENTRO LE TORRI -TIRRENIA (PISA)

7) IL TEMPO PASSA, I SENTIMENTI NON MUTANO - di Mario Censabella

8) NOTIZIE UTILI

9) DICEMBRE 2015, UN ALTRO AMICO NON È PIÙ - di Mario Censabella

10) RICORDIAMOLI

CODA DI ROSPO

 

 

ABBAIARE ALLA LUNA

Oggi, racconto la storia della Campanella della riconoscenza – particolarmente importante per la Sezione di Milano.
Correvano, diversi anni addietro, racconto cronologicamente gli avvenimenti allorquando una certa signora Dal Fabbro viene a me pregandomi di trovare un evento, oggi si chiamano così, che ricordasse Beppina Dal Fabbro, sorella da poco scomparsa che per anni si era adoperata a trascrivere spartiti musicali per musicisti non vedenti, un tempo l’esigenza era particolarmente sentita.
Considerata la donazione di un certo cespite economico viene escogitata l’idea di promuovere borse di studio annuali per premiare studenti non vedenti che avessero ottenuto il miglior punteggio negli studi musicali, nell’anno precedente al concorso, finanziati dagli interessi.
In quegli anni vengo pure avvicinato da un ingegnere, direttore di fornaci che producevano il “cotto” e suoi derivati. Armando Caciagli, era un entusiasta della nostra categoria, attribuiva ai ciechi ogni sorta di capacità. Caciagli voleva che avessero un premio tutti coloro che intraprendevano iniziative di solidarietà nei confronti dei ciechi. Successivamente al versamento di un certo capitale con gli interessi vi era la possibilità di premiare i… più buoni. Armando Caciagli era legato a Marcellina Cebro che aveva una grave minorazione visiva che l’avrebbe, con il tempo, portata alla cecità; così questo premio era intitolato: “Cebro-Caciagli-Dal Fabbro”.
In seguito, la realtà economica del nostro Paese non ha più permesso che con gli interessi si potessero costituire premi economici di una qualche consistenza.
Così mi è venuta l’idea di proporre che si predisponesse una campanella d’argento di una certa importanza - “La Campanella della Riconoscenza”, in maniera che fosse assegnata ogni anno a chi avesse manifestato particolare solidarietà ai non vedenti proponendo integrazione, solidarietà, amore nei confronti di chi non vede.
Nel 2015 la Campanella è stata consegnata nella circostanza della celebrazione della 57^ Giornata Nazionale del Cieco al Circolo culturale e ricreativo Paolo Bentivoglio dell’Unione Italiana dei Ciechi di Milano che, celebrava, i primi cinquant’anni di attività, ricordando così il primo Presidente e tutti coloro che l’hanno retto fino ad oggi. La Campanella è stata consegnata a Erica Monteneri, attuale presidente del Circolo.
L’Unione di Milano si è così assunta un impegno sempiterno per ricordare importanti benefattori che hanno dedicato a chi non vede parte dei loro averi e tutto il loro cuore.
Da quegli anni, il Premio, cioè la Campanella della solidarietà, dovrà essere consegnata ricordando Marcellina Cebro, Armando Caciagli e Beppina Dal Fabbro, in maniera che i loro nomi siano ricordati per sempre, quale esempio, insegnamento e generosità.

 

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1) CRONACA DI CASA NOSTRA

a. Erica Monteneri racconta


…vi scrivo avendo ancora nel cuore le emozioni della bellissima giornata di S. Lucia trascorsa insieme a voi quando il Cardinale ha saputo con semplici toccanti parole creare momenti di profonda spiritualità e introdurci in un percorso di misericordia, pace e ricerca di fratellanza tra gli uomini di buona volontà.
Sempre alla presenza del Cardinale, l’Unione ha attribuito un particolare riconoscimento a William Bendini socio dal 1976 che da 60 anni collabora con l’ufficio cerimoniale del Duomo e della Diocesi.
Il nostro presidente Rodolfo Masto, con quel suo particolare modo di fare tra il faceto, il bonario e il profondo, ha parlato delle difficoltà della nostra associazione e della necessità di difendere, tutti insieme, i nostri diritti.
Il presidente nazionale Mario Barbuto ha sottolineato il delicato momento di crisi che non può giustificare i tagli economici che condizionano gravemente la vita dei non vedenti, in particolare il diritto all’istruzione.
Erano presenti: per il Comune di Milano, il sindaco Giuliano Pisapia, il vice sindaco Francesca Balzani, gli assessori Pierfrancesco Majorino e Franco D’Alfonso mentre per la Regione erano presenti Giulio Gallera assessore al welfare, Alessandro Colucci assessore alla commissione Bilancio. Tra gli intervenuti, Giuseppe Sala e Diana Bracco che hanno sostenuto l’esperienza del mercato al buio, e importanti giornalisti. Tutti hanno assicurato il loro appoggio per la difesa dei diritti dei non vedenti.
Un momento particolarmente emozionante l’assegnazione della “Campanella della riconoscenza” al Circolo P. Bentivoglio, con la seguente motivazione: “per aver contribuito, da oltre mezzo secolo di attività a dare vita a innumerevoli iniziative ricreative volte a favorire nei non vedenti e ipovedenti sentimenti di unione, gioiosa condivisione di momenti ludici e culturali nel contesto più ampio della città di Milano”.

Con voce velata dall’emozione ho ringraziato per il riconoscimento al nostro circolo, esteso idealmente ai grandi presidenti che mi hanno preceduto quali Rinaldo Piovani e Piero Pizzarelli e a tutti i consiglieri che qui elenco, rigorosamente in ordine alfabetico, (Luciana Bellinzona, Giuliana Colombo, Fabio Dragotto, Flavio Fera vicepresidente, Rosaria Girotti, Luciano Merati, Antonietta Patelli) ma tutti primi nella mia considerazione e gratitudine.
Tutti i presenti hanno salutato con un lungo appassionato applauso Giancarlo Abba che ha lasciato il suo incarico di Direttore scientifico dopo quarant’anni di attività. A lui è stata consegnata la tessera di socio onorario della nostra associazione.

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b. Riscopriamo la bellezza del dialogo per costruire il futuro 12 marzo 2016, ore 10.00, sala Trani


In un'aula deserta: il Presidente Rodolfo Masto, Erica Monteneri e uno sparuto gruppo di soci si incontrano per delineare le linee programmatiche su due argomenti che dovrebbero essere importanti per tutti noi: le pari-opportunità e la politica relativa agli anziani. Mi ha colto un momento di profonda amarezza.
Possibile che a nessuno interessino quei diritti che rendono più dignitosa la nostra vita? Pari opportunità non sono due parole vuote ma ci permettono di essere considerate persone alla pari con i vedenti nell'ambito del lavoro, dell'istruzione, della cultura, delle relazioni sociali.

Possibile che a nessuno interessi che le nostre donne, come lavoratrici, come madri, come artiste, come studentesse o come insegnanti abbiano una vita dignitosa e libera? Possibile che buona parte dei nostri soci rimangano insensibili alle problematiche degli anziani? Con quel piccolo gruppo di presenti abbiamo comunque discusso di tanti progetti interessanti, ma il Presidente ed io, amareggiati dalla scarsa partecipazione, abbiamo concluso che il nostro più grande handicap non è la cecità ma l'indifferenza verso i nostri problemi comuni. Erica Monteneri

 

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2) ADEMPIMENTI FISCALI MODELLI 730/740, UNICO

Ogni anno la nostra sezione statuisce un rapporto privilegiato con il CAF di riferimento per la compilazione di detta documentazione: tutti coloro che desiderano avvalersi di questa collaborazione sono pregati di prenotarsi sin da subito presso la segretaria sezionale.

 

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3) CINQUE PER MILLE – UN GESTO DI SOLIDARIETÀ

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione provinciale di Milano invita anche quest’anno i non vedenti, familiari, amici, volontari e simpatizzanti a devolvere il 5 per mille nella circostanza dell’annuale dichiarazione dei redditi. Non occorre sottolineare l’importanza di questa devoluzione; quei proventi saranno impegnati anche per il finanziamento dei corsi di autonomia e mobilità e per il servizio di accompagnamento.
Perché la devoluzione avvenga occorre annotare il nostro Codice Fiscale: 800 95 17 01 57.
Ricordiamo che il 5 per mille anche se non sottoscritto viene ugualmente ritenuto dallo Stato.
Omologamente possono devolvere il 5 per mille alla nostra Associazione coloro che pur non sottoscrivendo una denuncia dei redditi (Unico o 730) ricevono il CUD, compilando l’apposita modulistica allegata; occorre poi inserire quel modulo in busta chiusa e consegnarlo a un ufficio postale o in banca o a un CAF indicando che il beneficiario è l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano con il corrispondente Codice Fiscale.

 

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4) PENNA E CALAMARIO

Con la collaborazione di molti anni trascorsi, aiutato dall’esperienza e da tanti amici, sono riuscito a trasformare un foglio di informazione sezionale, era quello il tramite tra la sezione e i soci, in un vero e proprio periodico corredandolo di capitoli anche ameni.
Ora ho pensato di trasformare questa rubrica che peraltro non ha avuto soluzione di continuità, in una sorta di “Lettere al Direttore”.
Certo non mi occuperò di questioni associative che sono di assoluta competenza e pertinenza del Presidente sezionale e dei suoi più stretti collaboratori, o di coloro che dall’associazione ne hanno assegnate alcune competenze; mi occuperò di altro per rendere questa pubblicazione più …sorridevole, “la mia gatta mi graffia, mio marito fa di peggio, mio figlio ruba il salame dal frigo, (è stato questo un mio caso, e per far sparire i … segni, butta la pelle del salame sopra gli armadi.)
Il mio attaccamento all’Unione e la mia vetustà non possono far pensare a devianze di sorta: scrivete a Mario Censabella presso la sezione Via Mozart 16 o direttamente in Via Alessandro Volta, 5 – 20121 Milano.
Da oggi questo titolo farà sempre parte della nostra impaginazione anche se non avessimo riscontri, perché ci si renda conto della bontà della proposta, se cioè è nata con il segno sì.

 

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5) QUOTA SOCIALE 2016

La quota sociale rimane invariata anche per il 2016, euro 49,58, invitiamo tutti i nostri associati a rinnovare il tesseramento per l’anno 2016 ed eventualmente per gli anni precedenti qualora non si fosse ancora provveduto.
I bollini relativi sono a disposizione; è un impegno morale e sociale che ciascuno deve sentire nei confronti della propria Associazione.
Attraverso l’Unione si sono potuti ottenere e mantenere tutti i benefici attualmente in godimento dai disabili visivi.
L’Unione ha avuto riconosciuto il diritto di rappresentanza e di tutela anche in tutti quei contesti nei quali i non vedenti sono oggetto o soggetto.
Oggi, essere soci dell’Unione è anche una sicurezza per la salvaguardia dei diritti acquisiti. L’Unione rimane sempre la risorsa per ogni nostra rivendicazione. Anche chi non chiede nulla sappia che ogni giorno chi non vede è fruitore di benefici acquisiti dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; tutti insieme unitariamente siamo una forza e una realtà non facilmente domabili.
Allora ricordiamoci di fare il nostro dovere, se 49 euro e 58 centesimi tutti in un botto fossero troppi vi è la possibilità di sottoscrivere una delega che consente di pagare la quota sociale rateizzata con ritenute effettuate direttamente sui ratei di pensione e/o di indennità di accompagnamento. E’ un’opportunità che ci consente di essere sollevati da un adempimento burocratico attraverso il suo automatismo.
La quota sociale è comprensiva di percentuali che statutariamente debbono essere poi riversate alla Sede Centrale e al Consiglio Regionale UICI.
Ricordate: una recente modifica del Regolamento associativo dispone che qualora la quota non fosse rinnovata annualmente, al secondo anno decade l’appartenenza all’Unione, verrà così a interrompersi la soluzione di continuità rispetto alla data d’iscrizione; sarebbe un …peccato perdere il diritto ad essere soci storici e quindi la possibilità di avere assegnata una medaglia per i cinquant’anni di ininterrotta appartenenza all’Unione.
Inoltre, se vi fosse chi volesse manifestare direttamente particolare e tangibile riconoscenza alla nostra Sezione potrà offrire un contributo, conta il gesto e non la quantificazione economica.
L’iscrizione all’Unione Italiana Ciechi di Milano dà anche il diritto a ricevere il periodico Camminare Insieme, organo ufficiale della Sezione che viene inviato gratuitamente in stampa a grandi caratteri, in versione braille su CD testo o MP3.
I soci dell’Unione Italiana Ciechi hanno diritto di ricevere gratuitamente il Corriere dei Ciechi, mensile, organo ufficiale della nostra Associazione.
Oggi la nostra sezione grazie alla convenzione ANMIL è in grado di poter efficacemente assistere tutti i minorati della vista per le pratiche sia assistenziali che previdenziali e fiscali, senza escludere attenzione nei confronti di familiari e amici.

 

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6) CASA VACANZE - CENTRO LE TORRI TIRRENIA - PISA VIA DELLE ORCHIDEE 44 TEL. 050.32.270

La struttura, da qualche anno a questa parte ha assunto un’organizzazione in grado di corrispondere non soltanto alle esigenze particolari dei non vedenti ma di offrire opportunità per tutte le esigenze turistiche: ottima accoglienza alberghiera, raffinata offerta di ristorazione, intrattenimenti e altro ancora.
Ogni anno vengono organizzati periodi di vacanza dedicati ai non vedenti anziani e ai loro eventuali accompagnatori per i quali sono applicate tariffe agevolate rispetto a quelle ordinarie.
I nostri comunicati e le nostre segreterie telefoniche, conterranno i particolari relativi ai periodi e ai costi pro capite per le diverse vacanze.

 

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7) IL TEMPO PASSA, I SENTIMENTI NON MUTANO - di Mario Censabella

E’ notte, sono le 3, non posso dormire, debbo scrivere.

Ieri 15 febbraio 2016 apprendo dai “necrologi” del Corriere della Sera” della scomparsa di Bianca HOEPLI e subito mi si apre un bagaglio di ricordi che non posso, non voglio dimenticare.

La mia vita, da quando ho avuto la consapevolezza di essere un uomo è girata intorno alle attività dell’Unione Italiana Ciechi di Milano, da quel “mondo” ho tratto sempre conforto, gratificazioni, e ora anche tanti ricordi.

La mia personalità si è formata anche attraverso importanti insegnamenti, “tutti” hanno lasciato un segno e nostalgie.
L’Ing. Maurizio Galimberti era un sciur, famiglia benestante originaria di Fiumelatte, il padre medico, brillanti studi universitari, gare di atletica attraverso il G.U.F., ma soprattutto la passione per l’aereo, a vent’anni ne possedeva già uno. Giovanissimo ha partecipato a qualche battaglia aerea, la guerra era per finire.

Poi la passione per il volo a vela, è stato proprio con un aliante che ha perso la vista: Forlanini, manifestazione aerea, il suo velivolo ha un guasto ai freni aerodinamici, per non cadere sulla folla ritorna sul campo di volo, chi deve partire dopo di lui ha avuto panico e anziché sgombrare la pista, ha abbandonato il suo apparecchio; Galimberti atterrando ha avuto un impatto violento, da lì la cecità.

Quando ci siamo più assiduamente frequentati, lui era Presidente ed io vice Presidente dell’Unione Ciechi di Milano.
Era un uomo di grande cultura, mi ha insegnato tantissimo, persino come sostenere la bandiera nelle manifestazioni ufficiali.

Ho imparato da lui l’iniziativa, tuttora perdura, di visitare nella circostanza del Natale i non vedenti ricoverati nelle case di riposo. Soprattutto in quella circostanza lo accompagnava una signora alta, bionda, con una Fiat 1300, era Bianca Hoepli. Maurizio Galimberti parlava spesso degli Hoepli, di Bianca, di Gianni e di altri della famiglia, erano certamente stati compagni di Università, di giochi e di mondanità.

Tutti pensavamo che tra Maurizio e Bianca Hoepli vi fosse gran simpatia. Un giorno, non ricordo, era d’estate, siamo stati, solo gli amici con i quali aveva maggiore familiarità, invitati a un pranzo a Varenna, ospiti di Maurizio. Enzo Zaniboni, segretario sezionale dell’Unione di allora, con il quale mi interrogavo su questa iniziativa era convinto che vi fosse in quella circostanza un’importante notizia: matrimonio?

 

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8) NOTIZIE UTILI

  • ISEE (l’indicatore della situazione economica equivalente)

Il Consiglio di Stato conferma quanto già sentenziato dal Tar del Lazio, il quale aveva respinto “una definizione di reddito disponibile che includa la percezione di somme, anche se esenti da imposizione fiscale”, in sintesi, le provvidenze economiche previste per la disabilità non possono e non devono essere conteggiate come reddito.

  • ASSISTENZA SANITARIA DI FACILE FRUIZIONE RSA APERTA

Da qualche mese a questa parte l’Istituto dei Ciechi di Milano presso la propria RSA, Casa di Riposo, Via Vivaio, 7 telefoni 02/77.22.62.86 - 02/77.22.62.71, ha istituito un servizio di assistenza anche a domicilio inteso a offrire ai non vedenti e loro familiari diverse possibilità di utilizzo, prestazioni assistenziali, sanitarie, riabilitative e di animazione, infermieristiche fisioterapiche e altro ancora.

Per fruirne, occorre essere in possesso di prescrizione medica da presentarsi presso la ASL di competenza:
i pazienti hanno, secondo i casi, la possibilità di spendere vaucher che vanno da 350 a 700 euro per un massimo di tre mesi, comunque rinnovabili. 

  • TRASMISSIONE RADIOFONICA

Camminare Insieme sui 94.600 mhz di Radio Hinterland ha 2 certe programmazioni settimanali: domenica ore 8 e lunedì ore 12.00. Oltre ad altre riproposte settimanali condotte da Mario Censabella, contiene i più diversi argomenti privilegiando riferimenti alla vita e alla storia dei non vedenti e di altre disabilità. La rubrica può essere ascoltata sulle pagine web del sito www.radiohinterland.org e in streaming.
La trasmissione verrà sospesa nel periodo estivo da martedì 21 giugno per riprendere martedì 27 settembre.

 

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9) 1° DICEMBRE 2015, UN ALTRO AMICO NON È PIÙ - di Mario Censabella

Carlo Vaghi faceva parte di quel vivaio di giovani allevati, curati e seguiti dalla scuola musicale dell’Istituto dei Ciechi di Milano, ove docenti di grande sensibilità e preparazione sapevano trarre dai loro allievi non vedenti il meglio.
Carlo Vaghi, così come tanti altri, ha acquisito il diploma in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, diploma che abilitava anche all’insegnamento di educazione musicale.
Ho conosciuto Carlo nei primi anni cinquanta quando ho iniziato a frequentare l’ambiente dei non vedenti; ho tratto da lui la forza di entrare in un mondo che mi era nuovo; Carlo mi ha aiutato e confortato da buon fratello maggiore.
Era alto, esuberante, aveva un eloquio simpatico e spiritoso. In quei tempi i ciechi erano apprezzatissimi organisti, anche Carlo Vaghi ancor prima di avere la titolarità di una docenza si era impegnato ad accompagnare, così come tanti altri non vedenti quasi tutte le funzioni liturgiche nelle chiese delle nostre città; a organizzarli era un non vedente, il Maestro Moioli che era riuscito a essere punto di riferimento per molte parrocchie.
La storia di Carlo è la storia di tanti come lui che hanno lottato e vissuto per lasciare un segno della loro presenza, e della loro lotta per cercare di essere come tutti.
Luciana de Anna insegnante e poetessa gli è stata da sempre compagna e moglie, a lei giungano i sensi del più vivo cordoglio della nostra compagine associativa, così lei lo ricorda.
“ Le Mani –
Le mani tue stanche posano inerti – stanche sono del lungo cammino, i bianchi-neri tasti più non colmano di suoni la stanza, né più si odono melodie innalzarsi a sera –
Le mani tue stanche posano inerti amico, la mente tua vaga in mondi a me sconosciuti, le labbra tue più non donano baci
Le mani tue stanche posano inerti – il pensiero volge lontano e le distanze si dipanano fra la tua e la mia persona, mi sfugge il tuo “essere”, ora – Le mani tue stanche posano inerti…” Lucy

 

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10) RICORDIAMOLI dall’11 novembre 2015 al 24 marzo 2016

Almasio Rita Maria - Angarola Antonio -Messina Francesco - Milani Sandra - Riboni Mario - Turina Gina - Vaghi Carlo - Vargiu Fancesca -



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CODA DI ROSPO


Una volta, anno 1957, non sapevo, non sapevamo cosa volesse dire ludomania, vi erano anche allora i giocatori inveterati, noi li chiamavamo incalliti.
In quei tempi avevo un amico, ora purtroppo non è più; oggi l’avremmo annoverato tra gli ipovedenti, colto, intelligente, nei momenti di buonumore mi chiamava “somario”.
Fra le varie sue caratteristiche: donne, fumo, qualche parolaccia, qualche bestemmia… il calcio, aveva una certa predisposizione per il gioco dei cavalli. In quegli anni io già lavoravo: stipendio mensile 39 mila lire.
Da qualche tempo Giorgio, era quello il suo nome, mi decantava lo spasso, l’emozione, il brivido e la possibilità di raggranellare qualche “deca” giocando ai cavalli a San Siro. In verità, lui, se ne intendeva, conosceva tutte le dinamiche delle corse al trotto, le caratteristiche e le chance dei vari trottatori, nonché dei fantini. Un pomeriggio assolato, io avevo il mio stipendio appena intascato e Giorgio mi aveva raccomandato di munirmi di danaro per … vincere.
Non ho più ricordi lucidi di quel pomeriggio: urla di gioia, strepiti, saracche, sempre protagonista il mio amico che di corse dei cavalli se ne intendeva. Eravamo all’ultima corsa e io non avevo più un soldo, Giorgio le sue ultime diecimila lire, nell’attesa che l’ultima corsa si organizzasse, sono state lanciate attorno parolacce scaramantiche, poi un urlo… le quotazioni, l’ordine di arrivo, non ho più ricordi sereni, risultato: sono ritornato in possesso del mio stipendio, più tremila lire.
Mi sono quasi convinto che Giorgio fosse … competente.
Da allora, sono trascorsi sessant’anni, non ho più rimesso piede a San Siro. Qualche anno dopo un amico, questa volta competente di Casinò, mi ha accompagnato al Coursal di Lugano, avevo con me un milione di lire, sapevo che per vincere, i soldi, andavano fatti girare… Con un gioco che il mio amico definiva dell’incompetente, ho portato a casa 300 mila lire perché lui, l’amico, mi aveva detto … “adesso basta!” Ora ho imparato cosa voglia significare …”ludomania”, gioco alla cieca.
Concludo ricordando ancora Giorgio, nonostante tutto erano gran bei tempi, era convinto di essere ateo, ho già scritto, lanciava nell’aria qualche bestemmia, soprattutto quando gli era prossimo un sacerdote suo stretto parente, erano per provocarlo.

 

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ASSEMBLEA ORDINARIA DELLA SEZIONE PROVINCIALE DI MILANO PER L’ANNO 2016 AVVISO DI CONVOCAZIONE DIRITTO DI PARTECIPAZIONE

Caro amico,
Cara amica,

l’Assemblea dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione provinciale di Milano è convocata per sabato 30 aprile 2016 presso la Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano Via Vivaio 7, ore 8.00 in prima convocazione ore 9.00 in seconda convocazione, in questo caso l’Assemblea sarà validamente costituita indipendentemente dal numero degli associati intervenuti. Per lasciare spazio al dibattito, l’Assemblea inizierà puntualmente alle ore 9.00.

 

Ordine Del Giorno

1. Nomina del Presidente, del Vicepresidente e del Segretario dell’Assemblea.
2. Nomina di tre questori per l’organizzazione assembleare.
3. Nomina di tre scrutatori per le votazioni palesi in sala.
4. Lettura, discussione e proposta di approvazione della Relazione Morale anno 2015.
5. Lettura, discussione e proposta di approvazione del Bilancio Consuntivo anno 2015.
6. Varie ed eventuali.

 

Pranzo sociale:


Coloro che si saranno prenotati con le modalità di seguito elencate potranno partecipare al pranzo sociale che quest’anno, è organizzato presso un ristorante, Guida Michelin, in località San Giuliano Milanese - La Rampina - presso il quale abbiamo concordato un menu di qualità.
Il trasferimento avverrà a mezzo pullman con partenza alle ore 12.30 - successivamente alla conclusione dei lavori assembleari - da Corso Monforte angolo Via Vivaio.
Il ritorno è previsto alle ore 16.30 con arrivo a Milano intorno alle ore 17.30, con fermata conclusiva in Corso Venezia MM 1. Si precisa che i pullman non effettueranno fermate intermedie.
Le prenotazioni possono effettuarsi anche da subito presso la nostra segreteria versando la relativa quota entro e non oltre mercoledì 27 aprile. Quota pro capite di 25.00 euro per il non vedente e il proprio accompagnatore. Per familiari, amici e ospiti aggiuntivi la quota di partecipazione è di euro 30,00.
L’organizzazione come sempre ha precise regole alle quali occorre attenersi e collaborare affinché il nostro impegno possa scorrere al meglio.
Le prenotazioni dei tavoli per il pranzo dovranno avvenire contestualmente al versamento delle quote relative, non potranno essere accettate oltre il limite prestabilito.
Le quote pro capite sono politiche, la sezione si fa carico quindi della differenza, anche per questa ragione le somme versate non potranno essere restituite a coloro che saranno assenti a qualsiasi titolo.
Ricordiamo inoltre che, salvo richieste particolari, la partecipazione al pranzo è riservata ai soli soci della Sezione.
L’Unione si intende sollevata da responsabilità per eventuali danni a persone o a cose che dovessero verificarsi nel corso dell’intera manifestazione.
Si ricorda che per aver diritto al voto palese in sala, occorre ritirare l’apposita scheda.
Coloro che non avranno ancora ottemperato al rinnovo della quota 2016, potranno adempiervi in quella circostanza.

MC

 

 

RELAZIONE MORALE PER L’ANNO 2015 ASSEMBLEA 30 APRILE 2016
SALONE BAROZZI ISTITUTO DEI CIECHI DI MILANO VIA VIVAIO, 7 MILANO

Care amiche ed amici,
in ossequio alla tradizione e alle norme statutarie, ci ritroviamo, come ogni anno, in occasione dell'Assemblea ordinaria ad analizzare attraverso l’approvazione della Relazione Morale e del Bilancio consuntivo, i fatti più salienti che hanno interessato la vita della Sezione Provinciale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano nel corso dell'anno che ci siamo lasciati alle spalle.
In sintesi, il pesante fardello della crisi economica ereditato dall'anno 2014, ha continuato a condizionare l'azione della Sezione anche nell'anno 2015.
Sarebbe comunque estremamente limitativo circoscrivere le tante problematiche che si sono dovute affrontare a questioni meramente economiche, trascurando di evidenziare la costante crisi valoriale, etica morale e di solidarietà che si sono verificati nella società, sempre meno disponibile, al di là delle apparenze, a farsi carico delle legittime istanze dei cittadini più fragili.
In tal senso, a mio avviso, non fanno testo le notizie di sporadiche, seppur importanti, donazioni per questa o quella organizzazione che poco o nulla incidono sulla realtà milanese e lombarda e ancora meno sulla nostra sezione.
Di fatto le insufficienti risorse destinate dalla politica alla salvaguardia delle finalità e di servizi più nobili vengono spalmati su tutto il comparto del Welfare provocando, potremmo dire, “guerre tra poveri” e lasciando tutti estremamente insoddisfatti.
Quel che più è pesato però è stata la mancanza di ascolto, in sfregio ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità quando dice "nulla su di noi senza di noi", affermazione tanto citata quanto poco attuata.
E così, una classe politica poco lungimirante e una struttura burocratica incredibilmente inaffidabile e inadeguata, forti dell'alibi delle poche risorse, distribuite comunque seguendo modelli ideologici superati dal tempo e dalla storia, hanno scardinato modelli d'intervento operativo di certificata qualità, frutto di scelte di alto valore morale e professionale che costituivano vanto per i nostri territori.
Inutilmente abbiamo alzato la voce dichiarando piena disponibilità al confronto, perfettamente consapevoli e partecipi delle difficoltà ma pronti a suggerire le priorità scandendo a gran voce il motto di Don Milani "Nulla è più ingiusto che far parti uguali tra disuguali".
Mai ascoltati da soli ma sempre in contesti assembleari dove la rivendicazione, ad esempio, dei servizi tiflologici specialistici, veniva additata dai più come la reiterata richiesta di privilegi da parte dei ciechi.
Per buona parte del 2015, nonostante le pressanti proteste più volte riprese dai media, le nostre parole, al di là delle promesse, sono cadute nel nulla costringendo l'Unione a ricorrere al TAR della Lombardia nella strenua difesa del diritto allo studio per le nostre ragazze e per i nostri ragazzi. Qualcuno ci accusa di non averli portati in piazza. A questi rispondo che è stata una scelta consapevole, in linea con i principi ispiratori del Decreto legislativo del 26 ottobre 1947 numero 1047 - mai abrogato - che, conferisce all'Unione compiti di rappresentanza e tutela che noi interpretiamo salvaguardando la dignità di tutti ed in particolare dei più giovani.
E così in piazza è andata l'Unione, rappresentata dai suoi soci, magari proprio con quelli che non hanno nulla da chiedere, come è accaduto nel 1954. Gli studenti invece vanno a scuola a costruire ogni giorno il proprio futuro. Perché questa è l’Unione!
Servizio di accompagnamento
Continuando quanto già iniziato nell'ottobre 2013 e proseguito sia nel 2014 che per tutto il 2015, la sezione ha cercato di assicurare il miglior servizio possibile, grazie alla collaborazione e, per certi versi, alla generosità di molti soci che hanno integrato con proprie risorse i costi per la remunerazione di 15 collaboratori chiamati a surrogare il mancato avvio del servizio civile.
Una segreteria attenta alla gestione ordinaria e alle tante, forse troppe, emergenze ha saputo gestire un servizio complesso che tra il costo del personale, le spese di trasporto e le quote integrative erogate dalla sezione ai giovani collaboratori ammonta a oltre 80 mila euro. Il paragrafo dedicato al servizio di accompagnamento non può concludersi senza il formale ringraziamento a tutti quei volontari che da anni offrono il loro tempo nel sostegno a questo imprescindibile servizio.
Nel rispetto delle priorità ormai consolidate nel 2015 si sono assicurati 9.036 accompagnamenti effettivi, e tra questi accurati interventi di supporto a persone sole che hanno espresso necessità assistenziali diversificate e complesse pur esulando dalle nostre normali competenze.
In sintesi un settore delicato, dove avere a che fare con tutti non è francamente facile, dove spesso le richieste sono davvero strane e, per decenza, non aggiungo altro.
Grazie dunque a Layla, che nel corso del 2015 è diventata mamma, a Chiara che si divide tra gli uffici della Sezione e la Regione dove presta sempre per conto dell'Unione la sua preziosa opera nell'ambito del progetto Spazio Disabilità di Regione Lombardia e a Massimo, l'ultimo salito a bordo, entrato subito in partita.
Ricordo che il Consiglio Direttivo, particolarmente attento al servizio di accompagnamento, ha chiesto ad Alberto Piovani di sopraintenderne l'azione assicurando, nei limiti delle risorse disponibili, qualità ed efficienza, garantendo pari opportunità ai soci nel rispetto delle priorità sancite dal regolamento.
Preciso dunque, ancora una volta, che Alberto agisce con delega piena da parte del Consiglio. Ciò non vuol dire che sia esente da critiche perché, lo sappiamo, tutto può essere migliorato, ma solo grazie ad un proficuo confronto libero sia da sterili polemiche che da baruffe.
La situazione economico patrimoniale
La gestione amministrativa della sezione nel 2015 si è presentata piuttosto complessa.
Con l’obiettivo di porre rimedio al divario tra le entrate e le uscite correnti, fenomeno che interessa la gestione della Sezione ormai da diversi esercizi e che non trova più come un tempo rimedio (attraverso entrate straordinarie donazioni, legati ed eredità), il Consiglio ha promosso importanti iniziative di valorizzazione immobiliare allo scopo di rendere lo stesso più redditizio.
Sfortunatamente la caduta dei prezzi del mercato immobiliare e la stagnazione dello stesso, non hanno prodotto per ora i risultati attesi.
In particolare la cessione dell’immobile di edilizia popolare di Via Valcaffaro, che prevedeva la permuta dello stesso con tre appartamenti di circa 100 mq ciascuno, in via De Amicis, non è decollata. Tra le cause ricordo l’effettivo stato manutentivo dell’immobile e la presenza di un inquilinato piuttosto problematico. La Società Filcasa, originariamente interessata all’operazione, a causa delle criticità anzidette, non è riuscita ad ottenere il mutuo indispensabile alla riqualificazione e alla conseguente commercializzazione dell’immobile.
Inoltre alcuni appartamenti di proprietà dell’Unione sono rimasti sfitti, anch’essi gravati da stati manutentivi estremamente degradati e, tra questi, a titolo esemplificativo indico l’appartamento in Via Marcona e un bilocale in Via Fulvio Testi. Purtroppo il Patrimonio immobiliare dell’Unione, cresciuto significativamente nell’ultimo decennio, non sfugge ai problemi di morosità, anche se per lo più incolpevoli.
Rimane aperta la questione dei beni provenienti dall’eredità Fantoni che comprende, fra l’altro, terreni siti nel comune di Besozzo in provincia di Varese che ci trova contrapposti alla Regione Lombardia.
Dopo aver vinto i primi gradi di giudizio la Corte di Cassazione, per un cavillo procedurale ha deciso di rinviare la causa in Corte d’Appello. L’auspicio è quello che alla fine la volontà del donatore, di lasciare quel bene all’Unione, venga rispettato e prevalga.
L’analisi analitica del bilancio dimostra che l’anno 2015 è stato un anno particolarmente faticoso ma evidenzia che si è fatto comunque ogni sforzo per non pregiudicare la qualità dei servizi erogati dalla Sezione.
Servizio di Patronato
Un altro fiore all'occhiello della Sezione di Milano è il servizio di patronato che nell'anno appena trascorso è andato via via affermandosi tra i soci e loro familiari.
La conferma della sottoscrizione a livello nazionale della convenzione con l'ANMIL la quale, andando a regime, ha gradualmente risolto gli inevitabili problemi di primo avvio e ha permesso di curare oltre 250 posizioni.
Sottolineo che, al di là del prezioso lavoro offerto dall'Avvocato Nicoletta Dal Cero, della quale parlerò nel paragrafo a lei dedicato, il servizio di patronato curato, tra gli altri, da Simona Calabrese, ha avviato pratiche pensionistiche che hanno portato al riconoscimento di indennità superiori o al consolidamento di provvidenze che per mille motivi si stavano precarizzando.
Encomiabile l’attenzione rivolta dai nostri collaboratori ai cittadini extracomunitari, spesso giovanissimi, privi di qualsiasi tipo di assistenza. Al di là delle opinioni in materia di migranti, non siamo certo noi a non tendere la mano a chi guarda il mondo con i nostri stessi occhi.
Finalmente nel 2015 l’Unione è riuscita a indicare medici oculisti nell’ambito delle Commissioni di verifica e controllo e i primi riscontri positivi cominciano ad arrivare.
L'auspicio è quello di poter contare quanto prima sulla collaborazione di un Medico prescrittore direttamente in Sezione con lo scopo di evitare ai soci estenuanti code e disagi presso i centri abilitati.
A supporto dei vari servizi rivolti all'utenza torno a segnalare, ancora una volta, l'opera della signora Maria Luisa Belli, memoria storica della nostra compagine associativa, sempre pronta a dare un consiglio, legata a tutti i soci che cerca con ogni mezzo di tenere uniti all'Unione.
I nostri servizi specialistici
Come da tradizione anche per tutto il 2015, salvo rare eccezioni, il secondo sabato del mese la Sezione ha offerto ai soci e non solo, la consueta gamma di servizi specialistici.
- Servizio di consulenza giuridica, affidato alla nostra Nicoletta Dal Cero che io non esito a definire “avvocato vincente”, tante sono le sue vittorie a favore dei nostri soci! Le sentenze spaziano in tutti i settori ma quelle che più mi piace citare sono riferite alla materia pensionistica, scivolate spesso nel penale a causa del fenomeno definito dei falsi ciechi. In questi casi la vittoria più grande non è stata quella della salvaguardia della pensione ma soprattutto la ritrovata dignità, infatti molti dei ricorrenti erano stati fatti oggetto di negative campagne mediatiche pesantissime ed aggressive.
É bello leggere le sentenze che hanno coinvolto Nicoletta, colei che porta il giudice all'assoluzione convincendolo con argomentazioni tali, possibili solo a chi fa parte da sempre della nostra grande famiglia. Grazie Nicoletta!
- Servizio sportello famiglia, gestito dalla professoressa Rosaria Girotti e dallo psicologo Eugenio Tomasoni dedicato ai genitori di bambini, spesso molto piccoli, posto come punto d'ascolto e di confronto con riscontri di grande apprezzamento.
L'idea è quella di riuscire ad estendere il servizio pubblicizzandolo presso gli Ospedali e le Cliniche pediatriche in modo di riuscire ad arrivare ai genitori tempestivamente, per il bene dei bambini e per evitare che vadano in pasto ai vari ciarlatani che anche in questo settore non mancano!
Quando il sabato mi capita di entrare nell'ufficio dove si tengono queste sedute mi accorgo quanto sia utile questo servizio che aiuta bambini a volte solo impacciati quanto rafforzi il senso di appartenenza tra i genitori e l'Unione. Grazie Rosaria e grazie Eugenio!
- Servizio Sportello Autonomia, affidato alla dottoressa Erica Monteneri, vicino alle persone che hanno perso o stanno perdendo il dono della vista in età adulta. Erica ama dire che lei aiuta ad elaborare il lutto, un modo elegante per affrontare drammi non sempre di facile soluzione. Grazie Erica!
La mobilità, l'autonomia e i progetti innovativi.
L'esigenza di muoversi in sicurezza e in autonomia rappresenta il pensiero di tutti i soci, al di là delle peculiari esigenze.
Si va dalla pressante richiesta di interventi per il superamento delle barriere architettoniche allo sviluppo e al conseguente posizionamento di una rete semaforica sonora non limitata all'avvisatore acustico ma volta a risolvere le tante incongruenze che ancora interessano gli incroci più complessi e pericolosi della città.
L'anno 2015 ha registrato il proseguimento del confronto nell'ambito dei tavoli espressamente istituiti dal Comune di Milano per EXPO 2015 ed in particolare il "Sottotavolo per la mobilità", al quale partecipano per conto della Sezione Francesco Cusati e Pietro Palumbo. In quel contesto è stata promossa la realizzazione di 11 percorsi protetti in adiacenza dei luoghi simbolo della Città ed in corrispondenza delle stazioni di interscambio.
Anche in questo caso le esigenze espresse erano tante e le risorse limitate ma il lavoro svolto merita considerazione.
Questa realizzazione ha permesso al Comune di Milano di ricevere il premio "Access City Award 2016" assegnato dalla Commissione europea e dall’“European Disability Forum” per aver posto in atto buone pratiche in tema di accessibilità per le persone con disabilità motorie e sensoriali.
Anche noi ci associamo al plauso per la nostra Città, premiata a Bruxelles alla presenza, tra gli altri, del nostro Nicola Stilla e ci auguriamo che il confronto continui. Come scrive spesso nelle sue appassionate e-mail Pietro Palumbo, il problema non è solo di natura economica ed investe la sensibilità di tutti. Bisogna investire in processi culturali che portino a superare fenomeni di persistente maleducazione, in attesa che la città si riprogetti superando, là dove è possibile, le barriere architettoniche. Pertanto, tenendo presente che il centro storico è carico di vincoli oggettivi si dia impulso alla vigilanza!!
Basta motorini e biciclette che intralciano i marciapiedi, basta automobili sui passi carrai, basta archetti e paletti collocati senza criterio.
Dopo anni di legittima angoscia, l'ATM ha risolto l’annoso problema dello spazio tra i vagoni della metropolitana.
Convogli unici, nuove carrozze e protezioni per la Linea Lilla hanno reso la Metropolitana più sicura.
Ai vecchi convogli, dove sembrava non ci fosse rimedio, sono stati installati dei soffietti tra un vagone e l’altro. Ci voleva davvero poco.
Se l'Unione fosse stata ascoltata da subito alcuni dei nostri amici sarebbero ancora tra noi.
Oggi l'interesse è corale. Mentre scrivo mi giunge notizia di nuove iniziative volte alla sensibilizzazione degli operatori di Ferrovie Nord, che dopo gli sforzi di Ferrovie dello Stato, per il miglioramento dei servizi di accoglienza, meritano di essere citate positivamente.
Anche SEA ha potenziato i servizi di Sala Amica; oggi partire ed arrivare dagli Aeroporti di Linate e Malpensa non comporta nessun problema.
Dopo un rapido sguardo all'esterno, torniamo ad analizzare i problemi di casa nostra dove i richiestissimi e apprezzatissimi corsi di mobilità e soprattutto di autonomia domestica stentano ad assumere una veste ordinamentale.
In particolare nel corso del 2015 l'Irifor provinciale di Milano, attraverso il prezioso cofinanziamento dell'Irifor Centrale, ha promosso corsi di mobilità e orientamento per un totale di 500 ore. Nonostante le limitate risorse, con questa modalità è stato possibile organizzare interventi formativi individualizzati permettendo l'ottimizzazione dei costi e l'estensione del servizio a più utenti.
Senza perdere di mira l'obiettivo di riuscire a stabilizzare questi corsi a livello locale, al quale sta lavorando con passione anche il nostro Presidente Regionale, la Sezione auspica di organizzare presto corsi di autonomia domestica, indispensabili per una vita libera e indipendente.
Nuove tecnologie
Dicevamo nella relazione programmatica dello scorso anno che la Sezione avrebbe privilegiato, senza comunque escludere nessuno, iniziative e progetti che avrebbero dovuto vedere il coinvolgimento dell'Unione fin dalle prime fasi progettuali.
Ciò si rendeva necessario per evitare inutili sprechi e dannose sovrapposizioni.
Infatti per tutto il 2015, complice molto probabilmente l’apertura dell'EXPO, gli uffici della Sezione e dell'Istituto sono stati bersagliati da proposte di varia natura.
Ricordo almeno 12 progetti per nuovi bastoni, sempre più tecnologici, da collegare a tecnologie satellitari in uso alle Forze Armate di diversi Paesi. Tra caschi corredati da minitelecamere, occhiali importabili da quanto erano pesanti in rapporto all'effettivo beneficio e nuove App collegate a IPad e cellulari, ne abbiamo viste davvero di tutti i colori.
A tutti abbiamo prestato ascolto, rispettando il principio della giusta curiosità libera da diffidenze, prestando particolare attenzione a quei progetti davvero innovativi ma anche concreti nella loro realizzabilità.
In questo senso siamo coinvolti con alcune Università, il Politecnico di Milano e Torino, con il CNR ed altri importanti centri di ricerca. Seguiamo, di concerto con il Consiglio Regionale lombardo, lo sviluppo del progetto WINA.
L'avviamento professionale
In questo comparto le criticità segnalate negli anni precedenti sono andate via via acuendosi, ampliate dalla crisi economica che ha particolarmente colpito il mondo del lavoro.
In questo quadro è cresciuta la disoccupazione che ha inevitabilmente coinvolto il settore giovanile e il mancato inserimento professionale delle categorie protette.
Le tante riforme hanno di fatto alienato l'azione che, pur tra tante difficoltà, svolgevano i Centri per l'impiego ai quali è venuto meno l'indispensabile raccordo operativo con le Direzioni regionali e provinciali del Lavoro, soprattutto per quanto riguarda la denuncia delle violazioni all'obbligo dell'assunzione del personale facente parte delle categorie protette.
A questo si aggiunga, per quanto ci riguarda, il progressivo smantellamento dei tradizionali centralini, fenomeno che ha sorprendentemente coinvolto sia il settore privato che pubblico.
La promessa di mantenere inalterato il numero dei ciechi assunti tramite la creazione di posizioni intermedie è stata disattesa.
Infatti, nonostante i corsi di qualificazione e riqualificazione organizzati nello spirito della legge Salvi, peraltro in Lombardia ancora incredibilmente disapplicata, il numero dei lavoratori ciechi ed ipovedenti si assottiglia.
Non ha aiutato il fatto che la Regione si sia ostinata a voler finanziare i corsi previsti dalla legge 113/1985 solo tramite il fondo sociale europeo che, oltre a non offrire continuità ha posto vincoli operativi a volte insuperabili.
È di questi giorni la pubblicazione di un Bando regionale che ha finalmente tenuto conto di alcune istanze promosse con caparbietà dall'Unione, l'auspicio è di lasciarci alle spalle un periodo molto negativo.
Il carattere ordinamentale dei corsi professionali, che possono così porsi in continuità con i percorsi scolastici tradizionali, toglierebbe precarietà all'offerta formativa, e offrirebbe certezze d'investimento agli Enti accreditati che possono reperire personale più motivato e qualificato. Si tenga presente il numero dei nostri iscritti non equiparabile ad alcun altro tipo di corso professionale.
Sì, personale altamente qualificato, così come devono essere i nuovi Corsi professionali, in linea con le mutate esigenze del mondo del lavoro e alle rinnovate legittime aspirazioni dei nostri ragazzi.
Ai giovani che frequentano le varie università, la Sezione di concerto con l'Istituto, ha offerto assistenza di vario genere che è andata dai servizi di accompagnamento, alle trascrizioni e all'assistenza tifloinformatica.
Molti di loro, pur continuando a studiare, hanno conosciuto il lavoro mettendosi a disposizione come guide non vedenti per la Mostra Dialogo nel buio che nel dicembre scorso ha festeggiato 10 anni di attività.
A questo proposito ritengo giusto ricordare a tutti, e soprattutto a quelle guide non vedenti un po' riottose, che la Mostra Dialogo nel Buio è sì condotta dall'Istituto ma che senza l’impulso iniziale dell'Unione, nella persona di Mario Censabella che seppe coinvolgere Franco Brambilla della Società Pirelli, forse non sarebbe neppure nata.
Parlando di Pirelli il pensiero si collega a Confindustria, rappresentata in Lombardia da Assolombarda, e dall'Unione del Commercio. Sono queste le due maggiori organizzazioni che raggruppano e rappresentano il frastagliato mondo degli imprenditori con i quali abbiamo avviato le prime interlocuzioni per superare stereotipi e antichi pregiudizi circa l'occupabilità dei ciechi e degli ipovedenti in tutti i settori, cercando di uscire dalla stereotipia delle professioni tradizionalmente riservate a loro.
Qui sta il futuro! Se vogliamo garantire ai nostri giovani vere opportunità professionali in linea con gli studi effettuati e con i sogni che buona parte di loro esprimono.
Occorre un mondo dove non importa se hai gli occhiali scuri o se arrivi in ufficio con il bastone bianco, conta soprattutto la professionalità che esprimi!!
In questo ambito l'Unione di Milano supportata dall'Istituto “ci ha messo la faccia”, declinando il principio di rappresentanza come una sorta di garanzia da offrire alle Aziende, recuperando quel ruolo che ci permetteva di indicare l'uomo giusto al posto giusto senza prevaricare nessuno ma ponendo la salvaguardia dell'intera categoria a tutela del futuro di tutti tra le priorità inalienabili.
Certo, abbiamo cercato nuovi orizzonti, nuove opportunità professionali conducendo i primi passi, incoraggiati da alcune esperienze positive, senza perdere di vista la tutela delle leggi sul collocamento obbligatorio. Mai, e sottolineo mai, abrogate, nonostante la colpevole confusione fatta non sempre in buona fede da quel che rimane degli uffici preposti. Qui il discorso è particolarmente delicato perché, con grande realismo, dobbiamo pensare con lungimiranza alle tante ragazze e ragazzi che, a causa di deficit aggiuntivi, seppur lievi, dovranno sempre poter contare su leggi di tutela. Ed è in questo ambito che l'Unione ha cercato di farsi sentire confrontandosi con graduatorie infinite gestite da uffici fantasma.
La scuola
Sulla scorta di quando detto sul tema dell'inserimento professionale va ricordato quanto fatto dalla Sezione nell'ambito della tutela del diritto allo studio dei nostri giovani nel corso del 2015.
Come raccontato nelle premesse della Relazione morale, l'Unione di Milano si è trovata a fronteggiare forse l'anno più terribile dagli anni ‘70 in materia di integrazione scolastica.
Ai problemi economici degli anni precedenti, che già avevano compromesso la qualità e la continuità dei servizi di consulenza tiflologica, il cui funzionamento le leggi dello Stato pongono in capo alle Provincie fin dal 1934, si e aggiunta la graduale applicazione della cosiddetta legge Delrio che dal gennaio 2015 ha visto la nascita di Città Metropolitana.
Tra tagli ai bilanci, confusione normativa e rimbalzo di responsabilità, il settore dei Servizi Sociali, al quale facevano capo gli uffici deputati alla cura e all'affidamento dei servizi dedicati ai disabili sensoriali, si è incredibilmente reso protagonista di politiche prive di senso e dannose volte a distruggere, di fatto, un modello operativo che tutta l'Italia ci invidiava.
Il problema non è stato solo quello delle risorse economiche che, come dicevo nelle premesse, attraverso il coinvolgimento dell'Unione si sarebbero potute spendere meglio mediante un bilanciamento tra i vari servizi da erogare in ragione delle effettive esigenze dei singoli utenti ma è stato quello di una riduttiva e restrittiva interpretazione delle norme al solo scopo di far rimbalzare le competenze ad altri soggetti Istituzionali. Tentativo maldestro peraltro non riuscito!!
E nonostante la norma prevedesse che, nelle more di ulteriori provvedimenti in merito al nuovo riordino delle Provincie e alla costituzione delle Città Metropolitane, le competenze dovessero continuare ad essere esercitate da chi le aveva in carico fino ad allora, anni di collaborazione che avevano scritto importanti pagine sull'inclusione scolastica, sono stati gettati al vento.
L'impegno dell'Unione è valso almeno a salvaguardare le risorse per garantire la figura del cosiddetto lettore o assistente alla comunicazione anche se si nutrivano e ancora si nutrono molti dubbi sulla concessione indiscriminata di una così importante risorsa al di fuori di un progetto formativo formalizzato individualizzato.
La situazione che si è venuta a creare ha portato l'Unione a chiedere all'Istituto di continuare ad assicurare i servizi di consulenza tiflologica fino ad allora prestati che, ricordo, comprendono oltre all'intervento del tiflologo e/o del tifloinformatico presso la scuola o presso l'abitazione dell'utente, la fornitura di libri in braille o a carattere ingranditi e i materiali tiflodidattici.
Un'altra iniziativa assunta dalla Sezione è stata quella di coinvolgere la Direzione Regionale e Provinciale del MIUR che non possono rendersi complici su quanto operato dagli uffici della Città Metropolitana, iniziative che, proprio mentre scrivo questa relazione, cominciano a produrre i primi effetti positivi.
Una piccola parentesi per informare che alla fine del 2015 la Sezione ha indicato quale rappresentante in seno al GLIP la professoressa Rosaria Girotti. A lei gli auguri di buon lavoro, la sua esperienza sarà molto utile alla causa.
Tornando agli ultimi mesi dell'anno passato, dopo estenuanti lotte che hanno promosso a livello regionale una importante manifestazione, prima davanti agli uffici della Città Metropolitana e qualche giorno dopo nel Salone Barozzi dell'Istituto, la consigliera Iardino, delegata dal Sindaco Giuliano Pisapia, ha comunicato che la Città Metropolitana avrebbe sostenuto i servizi tiflologici con un contributo omnicomprensivo di 1000 euro per utente, affidandone l'erogazione in parte ad alcuni ambiti territoriali, in altri casi direttamente alle famiglie.
Sì, perché nonostante la contrarietà espressa dall'Unione, preoccupata tra l'altro delle disomogeneità che si sarebbero prodotte tra i vari territori, la scelta adottata dalla Città Metropolitana è stata quella di privilegiare un modello d'intervento che coinvolgesse i 18 ambiti costituiti sul territorio di competenza della ex Provincia di Milano. Senza rimarcare l’esiguità del contributo, si segnala che è successo veramente di tutto, per descrivere la confusione creata non basterebbero due relazioni. Basti dire che a distanza di oltre sei mesi il processo non si è ancora avviato e che nell’ultima riunione lo stesso Comune di Milano ha demolito il Progetto di intervento proposto dalla Città Metropolitana.
Come detto nelle premesse l'Unione, dopo diversi tentativi per richiamare tutti al buon senso, condotti anche con il prezioso supporto dell'Associazione dei Genitori si è dovuta rivolgere al TAR della Lombardia perché il futuro dei nostri giovani non può essere compromesso dall'adozione di politiche inique, frutto di elucubrazioni di funzionari inadeguati.
Attendiamo proprio in questi giorni la sentenza e siamo speranzosi. Comunque vada l'Unione non si arrenderà e sarà sempre al fianco degli studenti disabili visivi impegnati ogni giorno a gettare le basi del loro futuro.
Il campo estivo
Rinnovando la tradizione, anche nell'anno trascorso la Sezione, grazie al prezioso sostegno dell'Associazione SOS presieduta da Marinella Di Capua e dall'IRIFOR, è riuscita ad organizzare un soggiorno estivo riabilitativo che si è svolto a Iesolo.
All'esperienza hanno aderito 18 ragazzi e tra questi un considerevole numero di giovani che richiedono un’assistenza particolarmente impegnativa.
Come ogni anno il gruppo, grazie alla professionalità degli animatori, si è subito affiatato promuovendo rapporti d'amicizia che sono andati oltre lo stretto tempo della vacanza.
Per molti di loro è stata la prima vacanza senza i genitori, vissuta con l'animo di chi vuol scoprire il mondo, per altri è stata una felice riconferma da vivere con la gioia di chi si ritrova con gli amici per condurre in allegria esperienze che a casa non possono fare.
Al ritorno, che per tutti avviene sempre troppo presto, il sorriso e il vociare contento delle ragazze e dei ragazzi ripagano di ogni sforzo riaffermando che anche nel 2016, al di là di qualsivoglia difficoltà, l'esperienza verrà riproposta.
Pluridisabilità
Scrivevo l'anno precedente che la crisi economica colpisce soprattutto i più fragili e le loro famiglie lasciandoli alla mercé di funzionari pubblici che, alle prese con i tagli di bilancio e privi di cultura dell’integrazione si dilettano ad interpretare le norme a loro uso e consumo.
E così, l'affermato concetto della presa in carico complessiva viene spesso disatteso, costringendo le famiglie a ricorrere a più Uffici, a volte di Amministrazioni Pubbliche differenti, con difficoltà e disagi che qui possiamo solo immaginare.
Pensiamo ai trasporti che, per chi frequenta Corsi professionali o CDD, considerati al di fuori del sistema formativo scolastico, spesso non sono garantiti; pensiamo alla riduzione del contributo per l'Assistente alla Comunicazione, economicamente limitato proprio là dove il bisogno è maggiore.
Ma il peso più gravoso da affrontare per le famiglie è, in molti casi, l'abbandono psicologico al quale la Sezione ha cominciato invece a rispondere attraverso un servizio affidato a Rosaria Girotti ed Eugenio Tomasoni che, nell'ambito degli incontri dedicati ai genitori, offrono suggerimenti, consigli oltre ad un ascolto privilegiato.
Sul fronte dei servizi la Sezione ha continuato a sostenere l'Istituto nell'espletamento di tutte quelle procedure burocratiche che lo porteranno presto all'apertura del sospirato CDD.
In questo caso una nota di biasimo va spesa per quegli uffici regionali che dopo aver chiesto per iscritto all'Istituto di organizzare il servizio rivolto alle ragazze e ai ragazzi pluridisabili, spostandolo dalle competenze dell'Assessorato alla Formazione a quello della Famiglia, unitamente ad un percorso condiviso che non avrebbe interrotto il finanziamento, hanno di fatto sospeso ogni contributo mettendo il nostro Istituto in grave difficoltà.
I nostri giovani
Per tutto il 2015 la Sezione ha sostenuto senza se e senza ma tutte le iniziative volte al coinvolgimento dei nostri giovani soci.
Oltre al finanziamento di iniziative a loro espressamente dedicate come il Corso di Stile e di Teatro, la Sezione si è resa parte diligente nel chiedere all'Istituto seminari tematici, come quello sulle muove professioni, rivolti a stimolare l'attenzione dei giovani verso la vita associativa.
Pietro Palumbo e Fabio Dragotto che nel 2015 hanno trovato moglie, non hanno comunque mai smesso di proporre momenti aggregativi sia in forma ludica che di servizio, aderendo ad iniziative organizzate presso il Circolo Culturale Bentivoglio o vestendo i panni degli atleti nell'ambito del gruppo sportivo.
Spesso si fanno riflessioni intorno alla partecipazione dei nostri giovani alla vita associativa e, a questo proposito, va detto che, riprendendo quanto scritto nelle righe precedenti, tra le iniziative sezionali, oltre alla costante vicinanza al gruppo sportivo, sottolineo che la partecipazione alle manifestazioni dedicate alle nuove professioni e alle iniziative del Circolo, questi ci sono!
Certo, gente innamorata dell'Unione come noi, vorrebbe i giovani attivi in Sezione, pronti ad animare le assemblee con appassionati dibattiti, così come avveniva un tempo! Ma, mi sia concesso di dire: state sereni! Così come avviene dal 1920, testimone che passa da una generazione ad un'altra, da un dirigente a un altro, non verrà fatto cadere assicurando alla nostra Unione lunga vita e prosperità.
I nostri anziani
A coloro che hanno speso una vita annoverandosi sempre soci dell'Unione e a quanti vi hanno aderito ormai con i capelli bianchi, la Sezione dedica particolare attenzione.
In primo luogo nell'ambito del servizio di accompagnamento sono prestate particolari cure alle socie e ai soci che vivono soli.
I servizi a loro rivolti, che spesso prevaricano il normale accompagnamento, toccano interventi assistenziali delicati e sono posti tra le priorità.
A completamento di quanto già fatto in questo delicato comparto la Sezione ha chiesto alla RSA dell'Istituto di porre in essere, attraverso un sistema di voucher, l'erogazione di servizi specialistici: dalle tipiche assistenze sociosanitarie si passa ai servizi infermieristici e fisioterapici prestati ovviamente a domicilio.
Per tutto il 2015 i nostri soci volontari non vedenti hanno visitato anziani ciechi ricoverati in Case di Riposo. In buona parte dei casi sono anziani soli e la visita dei nostri volontari è l'unica che ricevono.
A questi anziani, ormai allettati e non in grado di accudirsi, spesso senza tutele, il Consiglio ha deciso di offrire l'iscrizione nella forma della quota ridotta a totale carico della Sezione.
Parliamo di circa 60 persone e, tra queste vecchi dirigenti dell'Unione, numeri che certo non incidono nelle dinamiche associative e che nulla hanno a che fare con fenomeni di mal costume denunciati in altre parti d'Italia.
A favore delle socie e dei soci anziani anche il nostro Circolo fa la sua parte programmando, ad esempio, concerti musicali che riprendono le canzoni di un tempo quando Erica Monteneri danzava magra e gaia con i capelli al vento.
Centro Culturale e Ricreativo “Paolo Bentivoglio”
Più volte rievocato nei capitoli precedenti eccoci a parlare del nostro Circolo che nell'anno 2015 ha vissuto un momento davvero speciale.
Infatti nell'ottobre scorso il Circolo ha festeggiato i primi cinquant'anni da quando è stato intitolato all' indimenticabile Presidente Paolo Bentivoglio che guidò l'Unione nazionale dal 1945 al giorno della sua morte avvenuta a Roma nell'ottobre 1965.
Dicevo di un anno particolare, ricco di spettacoli di grande qualità e di proposte culturali di pregio apprezzate dai soci e da quanti hanno cominciato a frequentare il Circolo.
Non è certamente questo il momento di ricordare uno specifico spettacolo, impresa assai ardua di fronte a un "Cartellone" sempre ricco di proposte interessanti. L'ufficialità della Relazione Morale mi offre però lo spunto per tornare a ringraziare il Comitato direttivo del Circolo che avvalendosi della spumeggiante guida della Presidente, rispettosa della preziosa eredità di Piero Pizzarelli, ha saputo offrire ai soci un luogo di aggregazione davvero speciale ricco di sorprendenti novità.
Dicevo che in questo contesto non sarebbe giusto privilegiare una attività rispetto alle tante organizzate che vanno dallo storico corso per l'apprendimento del Braille, alla manipolazione della creta e alle varie scuole di ballo, ecc. L’occasione nondimeno propizia per sottolineare la funzione sussidiaria del Circolo rispetto ai compiti e alle prerogative della Sezione con l'obiettivo condiviso di offrire ai soci un ventaglio di servizi e attività ricreative sempre più efficienti e moderni.
Il gruppo sportivo
Al gruppo sportivo va innanzitutto il merito di saper aggregare i giovani che, sebbene ancora non regga le aste con le bandiere dell'Unione, siamo convinti che almeno ne percepisca l'ombra.
Come avviene da diversi anni anche nel 2015 il medagliere del gruppo si è arricchito di nuovi prestigiosi trofei, ampliando il ventaglio di discipline sportive per le quali gli atleti milanesi si sono fatti onore.
Ma come dicevo l'anno precedente la medaglia più bella è quella conseguita per aver promosso l'attività sportiva in forma dilettantistica tra tutti i soci, e tra questi gli anziani e i giovanissimi.
Non serve essere medici per capire quanto sia importante l’attività motoria in generale per conservarsi in buona salute migliorando così le condizioni di vita tutti i giorni.
Discorso diverso va dedicato ai nostri giovani che ben difficilmente praticano attività sportiva nell'ambito della scuola né tantomeno della famiglia. Chi come noi ha ruzzolato per le scale dell'Istituto, si è sbucciato le ginocchia cadendo dai trampoli o giocando a palla, sa quanto sia stata utile quell'esperienza, forse un po' folle ma estremamente importante per l’autonomia.
Oggi le tecniche adottate dagli istruttori di mobilità e orientamento ci aiutano a districarci nel traffico cittadino pieno di insidie. Come sarebbe molto più facile imparare precocemente le tecniche di base e conseguentemente superare le paure che spesso portano ad assumere errate posture se si imparasse a muoversi e ad orientarsi correttamente nei brevi spostamenti.
Condizione che viene spontanea a chi fa sport a prescindere dalla disciplina praticata e dal livello agonistico raggiunto.
In quest'ottica la Sezione invita l'Istituto a trovare nuovi spazi utili al potenziamento delle attività già praticate e al possibile ampliamento delle discipline da praticare.
L'auspicio da tutti condiviso è quello che, superati i lavori della nuova RSA, si possano trovare nuovi spazi e tra questi uno che possa ospitare una agognata nuova palestra.
Così le vittorie alle Paralimpiadi degli atleti milanesi si moltiplicheranno e oltre al bene personale prodotto ai singoli porteranno prestigio alla Sezione e all'Istituto.
I botteghini della fortuna
Finalmente nel 2015 il Comune di Milano ha sottoscritto con l'Unione una convenzione che sancisce il diritto di quest'ultima a posizionare 9 nuovi Botteghini lungo Corso Vittorio Emanuele e dintorni.
Si tratta di una conquista particolarmente importante dal momento che nell'operazione di riordino di Piazza Duomo, intrapresa in occasione di EXPO 2015, si è rischiato di perderne il diritto, così come è successo a tutti gli ambulanti che nonostante i ricorsi al Tar man mano che scadono le vecchie convenzioni sono costretti ad andarsene.
Fatti oggetto di invidia, da parte di altre associazioni e di privati senza scrupoli, non è stato affatto facile, al di là della storia, rimontare i tanti pareri negativi relativi alla nostra permanenza, espressi anche da alcuni uffici del Comune.
L'immagine negativa dei vecchi chioschi trasformati in veri bazar era arrivata fino a Roma!
Ma la caparbietà della Sezione infine è stata premiata e dietro l'impegno di sostituire i vecchi chioschi con nuovi manufatti realizzati sulla base dei disegni dell'architetto autore anche delle nuove edicole, abbiamo ottenuto la concessione.
Da subito abbiamo cercato di realizzare botteghini più spaziosi ma i vincoli imposti dalla dimensione delle colonne, dove sarebbero stati posizionati, non ci hanno offerto grande possibilità di manovra.
Alla fine siamo stati autorizzati ad istallare chioschi che, a parte due, misurano 130 x 101, comunque molto più grandi di quelli esistenti, equipaggiati con pompe di calore e con l'impianto di condizionamento. L’Unione è stata autorizzata ad istallare dei monitor attraverso i quali vendere spazi pubblicitari con lo scopo di consentire il recupero delle spese sostenute.
Il costo complessivo dei nuovi botteghini, corredati dai monitor, tra trasporto e prima istallazione si aggira intorno a 350 mila euro.
Spronati dal Comune ad una rapida sostituzione, abbiamo dapprima sottoscritto un prestito con la Banca Popolare Commercio Industria e poi abbiamo cercato una società di pubblicità disposta ad acquistare gli spazi pubblicitari dei monitor per poter rientrare dall’investimento, assicurando al tempo stesso un discreto margine di guadagno che a regime andrà a finanziare le attività istituzionali della Sezione.
Così è stato, ed oggi la Sezione è in grado di sostenere tutte quelle iniziative di carattere commerciale disciplinate dalla convenzione sottoscritta con il Comune di Milano.
L'adesione da parte dei cosiddetti Lotteristi è libera. L'unico vincolo è il rispetto delle norme fiscali e tributarie.
Vari problemi purtroppo hanno rallentato il posizionamento dei nuovi chioschi, anche se atteggiamenti irresponsabili di qualcuno, rischiavano di far naufragare l’intera operazione fornendo spunti al Comune per un ripensamento, bersagliato com'era dalle richieste di altre associazioni.
Con questo accordo la Sezione ha consolidato un diritto per almeno 10 anni, aprendo la strada ad una nuova professione tutta da esplorare che anche i giovani potranno intraprendere e che, grazie alla messa in campo della tecnologia, potranno sfruttare per nuove opportunità di guadagno.
Comunicazione e media
Superando con un giro di valzer gli anni che passano, il Direttore responsabile dei nostri periodici ha continuato per tutto il 2015 a condurre con il suo personalissimo stile la pubblicazione del nostro notiziario Camminare Insieme, organo ufficiale dell'Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Milano distribuito in 1500 copie, oltre alle versioni in Braille e su CD.
E’ proseguita la pubblicazione delle riviste in Braille, Ora Serena e Voce Amica.
In questo caso il numero dei lettori va assottigliandosi ma il Direttivo ha deliberato di tenere viva questa tradizione che raggruppa lettori appassionati innamorati del Braille.
Annoverando tra i ricordi più belli le mitiche trasmissioni di Radio Meneghina, ormai scomparsa nell'oblio, la Sezione ha mantenuto viva la propria voce attraverso Radio Hinterland che trasmette su 95.600 MHz.
A volte Mario Censabella, che non ha mai perso la verve dei tempi d'oro, mi chiede se vale la pena continuare una esperienza radiofonica che potrebbe apparire un po’ dispersiva.
A lui rispondo convinto che le candele fin che fan luce non si spengono oltre ad una forma di rispetto per Radio Hinterland che senza chiedere nulla, in tempi non sospetti, ci ha offerto questa opportunità.
Alle iniziative editoriali e radiofoniche si unisce la nostra segreteria telefonica settimanale diffusa anche mediante newsletter, ascoltata in tutta Italia, offre un veloce spaccato della vita della nostra Sezione.
Nel 2015 è iniziato il restyling del nostro sito web che si completa proprio in questi giorni con la pubblicazione della Nuova Carta dei Servizi.
Nell'anno appena trascorso si è istallato un nuovo sistema di risposta telefonica denominato “ad albero” per limitare i tempi di attesa e per permettere agli utenti di raggiungere senza mediazioni la persona o il servizio desiderato.
Un grande ed inatteso traffico telefonico ha in parte vanificato i nostri sforzi perché, su certi interni, quelli che fanno riferimento alla segreteria si posizionavano numerose chiamate in attesa.
E di questi giorni l'idea di tornare, almeno in parte, al vecchio metodo abilitando alla risposta automatica buona parte degli interni. Non sarà quindi il socio ad aspettare ma se impossibilitato a contattare l'operatore interessato, verrà richiamato.
Una corretta e veloce informazione sono sintomo si educazione ed efficienza che la Sezione vuole perseguire e, se nella ricerca del miglior servizio, a volte si creano disagi, ci scusiamo in anticipo.
Conclusioni
Termino questa Relazione ricordando che il 2015 è stato l’anno del XXIII Congresso nazionale celebrato nel novembre scorso a Chianciano.
Il Congresso ha eletto nuovo Presidente nazionale Mario Barbuto al quale anche in questa circostanza formuliamo gli auguri di buon lavoro.
Mario raccoglie l’importante eredità di Tommaso Daniele a cui questa Assemblea invia un affettuoso abbraccio.
L’altro candidato, Nicola Stilla è rimasto alla guida del Consiglio regionale lombardo, al servizio dell’Unione che egli ha sempre posto tra gli affetti più cari.
Due lombardi sono entrati a far parte del Consiglio Nazionale, Katia Caravello di Varese, chiamata anche in Direzione nazionale e Francesco Busetti di Bergamo, già Presidente del Consiglio regionale lombardo.
Nel corso della prima riunione il Consiglio nazionale ha nominato il nostro Mario Censabella quale componente supplente nel Collegio dei Probiviri, un riconoscimento che giunge a compimento di una vita dedicata all’Unione.
Nell’aprile del 2015 l’Assemblea ha rinnovato gli organi direttivi della Sezione confermando di fatto il Direttivo precedente.
Per conto della Sezione in Consiglio regionale siedono oltre al sottoscritto, Franco Lisi e Osvaldo Benzoni.
Mi accorgo di aver rubato molto tempo alla vostra attenzione ma non voglio dimenticare di ringraziare tutti, dai Sindaci revisori dei conti Giancarlo Penco, Renato Nani, Giuseppe Pogliani.
I consiglieri Franco Lisi vice Presidente della Sezione, Giangiacomo Ruggeri Consigliere Delegato, Francesco Cusati, Rosaria Girotti, Alessandra Martinelli, Erica Monteneri, Eliana Pacchiani ed Alberto Piovani.
I dipendenti Maria Luisa Belli, Simona Calabrese, Mario Capozzi, Maria Rosaria De Filippis, Renata Dilli, Maurizio Ilardo, Chiara Levati, Massimo Moschini, Filippo Orecchioni, Tania Riili, George Romero, Layla Silvestri, Dario Tarantino, che concorrono con noi nel nobile progetto di costruire una società dove chi non vede non sia costretto a sognare per vivere una vita al pari degli altri.

Il Presidente Rodolfo Masto

 

NOTE SUL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015

SITUAZIONE FINANZIARIA

Il risultato conclusivo del Bilancio in oggetto presenta, al 31 dicembre 2015, un avanzo di cassa di €.2.177,90.

Dal rendiconto 2015 dell'Unione si evidenziano entrate riscosse inferiori a quanto indicato dal Tesoriere - Banca Intesa San Paolo per l'importo di euro 9.537,79.
Si tratta di introiti da regolarizzare con reversali da emettere nel corso dell'esercizio 2016 sul conto corrente aperto presso Banca Intesa, nell'ambito delle operazioni contabili da realizzare con il nuovo Tesoriere – Ubi Banca Popolare Commercio e Industria che è incaricata della gestione di tesoreria a partire dal 1 gennaio 2016.
Per quanto riguarda l’Avanzo di Amministrazione di € 4,130,15, di seguito, viene riportato il prospetto di calcolo che tiene conto, oltre che dell’ avanzo di Cassa, dell’ammontare dei Residui Attivi e Passivi accertati alla data di compilazione del presente Consuntivo.

 

 

Determinazione dell'Avanzo di Amministrazione (Entrate)

Entrate Euro
Avanzo di Cassa dall'esercizio Precedente 157.132,03 
Totale delle Entrate di competenza (incassate) 1.222.590,84
Residui Attivi Esercizio precedente (incassati) 211.777,99
Totale delle Entrate 1.591.500,86

 

Determinazione dell'Avanzo di Amministrazione (Uscite)

Uscite Euro
Totale delle Uscite di competenza (pagate) 1.447.047,65 
Residui Passivi Esercizio precedente (pagati)  
Disavanzo cassa Esercizio Precedente 142.275,31
Totale delle Uscite (pagate) 1.589.322,96

 

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

  Euro
Totale delle ENTRATE (incassate)  1.591.500,86 -
Totale delle USCITE (pagate) 1.589.322,96
AVANZO DI CASSA AL 31/12/2015 2.177,90
Residui attivi al 31/12/2015 1.041.284,31 -
Residui passivi al 31/12/2015 1.039.332,06
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE AL 31/12/2015 4.130,15

 

 

BILANCIO FINANZIARIO 2015 – ENTRATE

ENTRATE      Gestione anno 2015
  Accertamenti anno precedente Previsioni 2015 definitive Somme Riscosse Rimaste da riscuotere Totale accertamenti
Avanzo dell'esercizio   2.000,00 157.132,03 0,0 157.132,03
Riassunto delle Entrate          
Titolo 1 - entrate ordinarie 589.737,81 985.020,00 391.177,94 286.510,10 677.688,04
Titolo 2 - entrate straordinarie  311.390,41 1.753.000,00 678.241,21 514.104,03 1.192.345,24
Titolo 3 - Partite di Giro 178.952,44 221.000,00 153.171,69 66.799,66 219.971,35
Totale generale dell’Entrata 1.080.053,66 2.961.020,00 1.222.590,84 867.413,79 2.090.004,63

 

 

BILANCIO FINANZIARIO 2015 – ENTRATE

ENTRATE  Gestione Residui
  Residui al 1/1/2015 Riscossi nel 2015 Rimasti da riscuotere Accertati nell'Esercizio Totale Residui al 31/12/2015
Avanzo dell'esercizio          
Riassunto delle Entrate          
Titolo 1 - entrate ordinarie 305.178,18 157.922,82 147.255,36 286.510,10 433.765,46
Titolo 2 - entrate straordinarie  34.861,68 8.246,52 26.615,16 514.104,03 540.719,19
Titolo 3 - Partite di Giro 45.608,65 45.608,65 0,00 66.799,66 66.799,66
Totale generale dell’Entrata 385.648,51 211.777,99 173.870,52 867.413,79 1.041.284,31

 

 

 

BILANCIO FINANZIARIO 2015 – USCITE

USCITE    Gestione anno 2015
  Accertamenti anno precedente Previsioni 2015 definitive Somme Pagate Rimaste da Pagare Totale Impegni
Riassunto delle Uscite disavanzo di cassa al 31/12/2015          
Titolo 1 - uscite ordinarie 819.825,42 978.020,00 824.871,69 162.192,84 987.064,53
Titolo 2 -uscite straordinarie  52.014,83 1.753.000,00 529.809,17 511.694,08 1.041.503,25
Titolo 3 - Partite di Giro 178.925,44 221.000,00 92.366,79 127.604,56 219.971,35
Totale generale dell’Uscita 1.050.765,69 2.961.020,00 1.447.047,65 801.491,48 2.248.539,13

 

 

BILANCIO FINANZIARIO 2015 – USCITE

USCITE    Gestione Residui
  Residui al 1/1/2015 Pagati nel 2015 Rimasti da pagare Accertati nell'Esercizio Totale Residui al 31/12/2015
Riassunto delle Uscite disavanzo di cassa al 31/12/2015          
Titolo 1 - uscite ordinarie 252.728,22 44.973,20 207.755,02 162.192,84 369.947,86
Titolo 2 -uscite straordinarie  52.178,79 25.563,63 26.615,16 511.694,08 538.309,24
Titolo 3 - Partite di Giro 75.208,88 71.738,48 3.470,40 127.604,56 131.074,96
Totale generale dell’Uscita 380.115,89 142.275,31 237.840,58 801.491,48 1.039.332,06




Note dopo la realizzazione WEB

Originale inviato alle stampe il 24 marzo 2016
Differenze dall'originale: dimensione del carattere, impaginazione, allineamento, indicizzazione, titoli, tabelle dati.
Realizzazione WEB a cura dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano ONLUS - ultima modifica 26/01/2018 alle 14:44